Salone del Mobile

Dal 6 giugno, per sei giorni, la città sta vivendo tra design, complementi di arredo, mobili e tutto ciò che dona bellezza alle nostre case e ai nostri uffici. È iniziata la sessantesima edizione del Salone del Mobile, kermesse a livello internazionale tra le più importanti e punto d’incontro a livello mondiale per gli operatori del settore.

Salone del Mobile a Rho Fiera MIlanoNato nel 1961 a Milano, città che l’accoglierà fino al 2032, con lo scopo di promuovere le esportazioni dell’industria italiana dell’arredo e dei suoi complementi, si svolge tutti gli anni (ad esclusione del 2020) nel mese d’aprile, unitamente alla biennale EuroLuce, che apre i battenti negli anni dispari e alla biennale EuroCucina, che invece viene organizzata negli anni pari. La sua sede è sempre stata la Fiera di Milano e oggi si svolge a Rho Fiera, dove occupa circa 210.000 mq con la presenza di oltre 2.300 aziende del settore. I numeri dei visitatori sono sempre da record e il 70% è rappresentato da visitatori stranieri provenienti da oltre 188 Paesi. A livello mediatico è una manifestazione che attira più di 5.000 giornalisti. Quest’anno il Salone è stato spostato a giugno, una decisione presa, frutto dell’incertezza scaturita a fine inverno dai dati della pandemia.

Non solo business

Ma la kermesse è anche altro. Gli eventi collaterali che lo accompagnano sono sempre firmati da artisti e progettisti di fama internazionale perché il Salone è anche cultura, oltre che business. Tutti gli anni, da anni, diventa il palcoscenico ideale per raccontare l’attualità, il costume e le nuove tendenze. Il 2018 è l’anno di svolta per il Salone. Viene redatto il Manifesto, ovvero un patto d’intenti volto a canalizzare le forze che a Milano lavorano insieme per mantenere la leadership e far fronte al mercato globale. Saranno 10 le parole che vengono elencate nel Manifesto e a cui attenersi: emozione, impresa, qualità, progetto, comunicazione, cultura, sistema, giovani, ingegno e Milano. Tutto ciò per sottolineare agli occhi del mondo quanto Milano con i suoi imprenditori faccia rete-sistema anche per formare giovani e realizzare progetti di qualità che prevedano la sostenibilità, l’eccellenza e il contenuto.

Un passo indietro

Se è pur vero che il Salone vede la prima rappresentazione nel 1961, il primo esperimento espositivo fu nel 1953 a Lissone, in Brianza, patria del mobile, con la costruzione di un centro espositivo, il Palazzo del Mobile, che tutt’ora possiamo vedere sulla Nuova Valassina, costruzione che allora fu progettata da un designer internazionale Gualtiero Galmanini. Stiamo parlando della vigilia degli anni Sessanta, quando in Italia vi era la necessità di ricostruire le città, dopo il conflitto mondiale, perché la richiesta di abitazioni da parte dei cittadini era molto forte e la costruzione di grandi edifici fece salire in modo esponenziale la domanda di mobili e oggetti con cui riempirli. In Germania, a Colonia, allo stesso tempo riapre la storica esposizione di casa e arredo, la Koelnmesse, con enorme successo. Alcuni visitatori italiani visto il grande interesse e il numeroso pubblico di visitatori pensò di crearne una simile a Milano. Venne così istituito il Cosmit “Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano”, che diede vita alla prima edizione del 1961. Grandissimo il successo, e fu nel 1967 che si affermò a livello internazionale. Negli anni 80, in concomitanza al Salone del Mobile e in modo spontaneo, alcuni industriali, designer, architetti cominciano a creare piccoli eventi in città: nasce così il Fuorisalone.

Il presente e il futuro

Salone del MobilePer il Fuorisalone, non esiste un luogo deputato, ma gli eventi vengono organizzati prevalentemente negli showrooms delle aziende che vi partecipano, ma anche in negozi e luoghi di aggregazione che sono sparsi in tutta la città. Tuttavia, ci sono alcuni quartieri di Milano che hanno assunto un ruolo da protagonisti durante la storia del Fuorisalone, diventando vere e proprie icone e punti di riferimento. La manifestazione dà vita alla Milano Design Week, non è una semplice esposizione di arredi ma un meraviglioso contenitore dove possiamo assistere a performance, feste, mostre, personali, eventi interattivi e tanto altro frutto della creatività dei partecipanti. Con gli anni non solo il centro città vive quest’atmosfera elettrizzante; ad unirsi a questo evento centrale, molte zone periferiche che hanno dato il via a tanti momenti glamour e d’interesse artistico. Quindi, dopo la zona Tortona, il centro cittadino, Porta Romana, Brera e la Triennale, possiamo vivere interessanti momenti anche a Ventura Milano Design District, Lambrate, Alpha District al Portello, San Siro e così via.

Quest’anno la manifestazione è tornata più forte e più ricca di prima e il fermento che si crea si è percepito già nei giorni precedenti all’evento. La città si è tinta di bellezza, innovazione, arte e cultura. Una Milano davvero interessante e viva, che fa convivere i grandi artisti del designer con i giovani talenti, la modernità e la contemporaneità, il tutto nella città più metropolitana d’Italia: Milano.

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