Il Carnevale di Viareggio

Quest’anno a Viareggio, dal 4 al 25 febbraio, si svolgerà un’edizione speciale del Carnevale di Viareggio perché si festeggerà il 150esimo dalla sua nascita. Sarà un periodo in cui potremo dimenticare, anche solo per qualche ora, i problemi e lasciare il posto a speranze e desideri collettivi, che saranno rappresentati da magnifici carri di cartapesta e che ogni anno cambiano soggetto per rispecchiare l’attualità e la cronaca dei nostri giorni.

Il Carnevale di Viareggio è considerato uno dei più importanti d’Europa e, insieme a quello di Rio de Janeiro, al mondo. In Italia, sicuramente è il più conosciuto.

I carri di cartapesta sfilano lungo la passeggiata sul mare di Viareggio e le opere anche quest’anno affronteranno i temi della contemporaneità, del sociale, della politica internazionale e nazionale e non mancherà certo il tema dell’ambiente.

Cenni storici

Il Carnevale di Viareggio
Jianxiang Wu Photo

Le origini del Carnevale di Viareggio risalgono al 1873. In quegli anni i veglioni e le grandi feste erano organizzati e vissuti solo dalla borghesia e della nobiltà che si radunava e festeggiava nei saloni del Teatro Puccini e del Regio Casinò. Erano insomma, feste d’élite. Viareggio, essendo una cittadina piena di marinai, maestri d’ascia, portuali, quindi “popolana”, come veniva definita a quei tempi, proponeva come unico passatempo ai suoi abitanti le osterie mentre i più fortunati potevano permettersi di frequentare l’ippodromo. Un gruppo di loro che possedeva qualche carrozza, ebbe l’idea di farle sfilare, per un momento di festa corale, allestite con tanti fiori. Sfilata che fu organizzata di Martedì Grasso lungo la Via Regia, la strada principale della città. In realtà è solo l’anno dopo, nel 1834 che il Carnevale diventa una istituzione, con tanto di permessi al Comune e che si concretizzano i primi segnali di uno spirito scanzonato e festoso, tipico toscano. Sul finire del secolo, comparvero i primi carri, dei veri monumenti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori e assemblati da carpentieri e fabbri dei famosi cantieri navali. Come tutti gli eventi di importanza storica che hanno attraversato secoli, il Carnevale subì un arresto per tutto il tempo delle due guerre mondiali e, durante l’epidemia di spagnola negli anni ‘20 e recentemente per il Covid.

ViareggioCi sono delle date importanti, durante questi 150 anni, che segnano alcuni momenti significativi e alcune innovazioni che meritano di essere sottolineate. Per esempio, nel 1931 venne creata la maschera di Burlamacco che salì nell’olimpo con i più storici Pulcinella, Balanzone, etc.;  nel 1954, la neonata RAI Tv festeggia la sua prima diretta esterna proprio trasmettendo il Carnevale di Viareggio; nel 1984, per rimpinguare le casse di Viareggio, si pensò di inserire una Lotteria a livello nazionale; nel 1990, in occasione dei Mondiali di Calcio, il Carnevale di Viareggio va in trasferta a Milano: e allo Stadio di San Siro, sul campo erboso, vennero deposti venticinque fiori di cartapesta che simultaneamente si aprirono  lasciando volare in cielo una miriade di palloncini; nel 1996, dopo un’edizione del Carnevale non troppo fortunata per la poca presenza di visitatori e turisti, si pensò di organizzare come evento, per la prima volta, una sfilata di carri proprio d’estate: “Carnevale ai Bagni”, fu un successo di pubblico. Per far vivere queste opere in cartapesta i viareggini, nel 1999, posero la prima pietra per la costruzione della Cittadella del Carnevale, che fu inaugurata nel 2001 e che da qualche decennio ospita anche il Museo e un laboratorio dove si lavora la cartapesta, laboratorio aperto a grandi e piccini.

Il Carnevale del 2023

Il Carnevale di Viareggio
Maschere al Carnevale di Viareggio

Quest’anno, sfileranno nove carri allegorici di prima categoria, quattro di seconda, nove mascherate e dieci maschere isolate. A distanza di un secolo e mezzo, vuole essere la testimonianza di un’arte in cui lo sberleffo, la satira, l’allegoria e la voglia di evasione trovano la realizzazione nelle opere di cartapesta che sfileranno per la gioia di tutti. Si dice che in questa edizione ci sarà un carro che ricorda, con i colori e i girasoli, il famoso quadro di Van Gogh; un altro ospiterà a bordo il busto di Roberto Benigni, Stanlio e Olio e il mitico Totò; un altro rappresenterà, con i suoi colori, la leggerezza e come sempre, ma su questo vi è ancora massimo riserbo, non mancheranno i temi di attualità, il no alla guerra e, per ultimo, si mormora che ci sarà un carro dedicato all’ormai storico e spettacolo cult di tutti i tempi: il Rocky Horror Picture Show.

Quest’evento di fama internazionale sicuramente subisserà i precedenti per festeggiamenti e creatività e la partecipazione del pubblico surclasserà le cifre degli scorsi anni che si aggiravano oltre i 600.000 spettatori. Cosa dire di più? Se vogliamo respirare un’aria ricca di allegria e spensieratezza, mettiamoci in viaggio e raggiungiamo la Versilia, anche solo per qualche ora. Il divertimento è assicurato!

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