Per chi organizza come noi eventi, la scelta della location è un elemento fondamentale per la loro perfetta riuscita. La selezione per quello specifico evento avviene soprattutto in base alla nostra conoscenza del luogo, mixata alle esigenze del nostro cliente. L’Italia offre dimore storiche e hotel a cinque stelle immersi in paradisi terrestri, quindi è difficile fare una classifica. Diciamo che tra le tante opportunità del territorio sia regionale che nazionale, vogliamo parlarvi di quelle che meglio conosciamo e di quelle in programma per i prossimi eventi. Quando parliamo di eventi, sono sia aziendali che privati: kick off, convention, meeting, team building, cene di gala o matrimoni o feste per un compleanno importante; ogni evento ha la sua location e noi oggi vogliamo parlarvi delle Isole Borromee insignite dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”.
Isola Bella
Le Isole Borromee sono di proprietà del Principe Vitaliano Borromeo, erede della prestigiosa dinastia. Racchiudono al loro interno una inestimabile ricchezza culturale e storica. L’Isola Bella era un brullo scoglio che i Borromeo nel 1600 trasformarono in un giardino all’italiana disposto in dieci terrazzamenti dove attualmente dei meravigliosi pavoni bianchi girano in libertà. L’isola è dominata dal maestoso palazzo barocco che fu costruito a partire dal 1632. Sul lato ovest possiamo ammirare la “torre della Noria”, costruita per nascondere gli impianti idraulici indispensabili per irrigare la vastità dei giardini.
La costruzione subì una battuta d’arresto causa l’epidemia di peste e solo oltre la metà del ‘600 si ripresero i lavori, ma bisogna attendere il 1675 quando a completamento, furono costruite le due imponenti scalinate appositamente sfalsate per allineare prospetticamente l’edifico ai giardini. Verso la fine del ‘700 Vitaliano IX, esperto di botanica, introdusse nei giardini accanto alle già esistenti piante di limoni, aranci, bossi e cipressi, delle piante esotiche e fece costruire delle serre e un nuovo sistema di pompaggio dell’acqua.
Curiosità
Fu il Conte Carlo III Borromeo che diede il nome all’isola in onore di sua moglie Isabella D’Adda; infatti, per un lungo periodo l’isola venne chiamata Isola Isabella e solo con il tempo e con il succedere degli eredi l’isola prese l’attuale nome.
Isola Madre
La seconda isola di cui vogliamo parlarvi e che anch’essa si presta ad accogliere degli eventi è l’Isola Madre. La più grande delle tre, è stata definita da Gustave Flaubert ”il luogo più voluttuoso che abbia visto al mondo”. È conosciuta per le raffinate piante presenti nel giardino romantico all’inglese pensato e creato nell’Ottocento da tre giardinieri monzesi, i fratelli Rovelli, che preservando il bosco sostituirono gli alberi da frutta con collezioni botaniche provenienti da tutto il mondo. Famosa al suo interno “la scala della morte” (l’ex cimitero) negli ultimi anni è stata arricchita da una collezione di glicine. Nel tardo 1500 Lancillotto Borromeo sui resti di una primitiva chiesa fece costruire il primo blocco dell’attuale dimora che si trasformò in un bellissimo palazzo intorno al 1800. Attualmente il Palazzo ospita un Salone Centrale, una Sala da Ballo e da poco riaperta la Galleria degli Arazzi che rendono questa dimora storica il luogo ideale per un evento raffinato di grande allure.
Curiosità
Anticamente l’isola prendeva il nome di Isola San Vittore, si pensa perché vi era una chiesa dedicata al santo; successivamente prese il nome di Isola Maggiore data la sua grandezza rispetto alle altre due. Solo nell’ultimo secolo i locali cominciarono a chiamarla in dialetto “isola Mader” e da qui fu italianizzata in Isola Madre.
L’Isola dei Pescatori è un’isola che ospita un piccolo borgo abitato annualmente e che non si presta ad ospitare eventi. La citiamo perché fa parte delle tre Isole Borromee.
Per concludere se fate un evento sulle due isole, non mancate di organizzare in precedenza una minicrociera sul Lago Maggiore in quanto, altre località, siti e luoghi sulle sponde del lago, meritano una visita o solo anche uno sguardo d’insieme dalla barca.