Se Capri è l’isola della “Dolce Vita” nell’immaginario collettivo, dove personaggi del Jet Set internazionale hanno soggiornato nel corso dei decenni, lo stesso in quegli anni non si poteva dire di Anacapri, scelto invece per il suo tratto meno snob e soprattutto era il luogo del “ritiro” lontano dai paparazzi e dalla vita mondana. Negli anni tutto è cambiato, Anacapri grazie anche alla presenza del Capri Palace ha invertito la tendenza. Oggi è la parte dell’isola più chic, più esclusiva ed elegante ma anche la più autentica.
L’isola di Capri, infatti, oggi è meta di un turismo più “popolare”, le sue stradine sono frequentate da turisti giornalieri che in alcuni casi, tra i più fortunati, si possono permettere di soggiornare qualche giorno.
Ma i nostri riflettori sono posti, come organizzatrici di eventi, sul Capri Palace, un hotel 5 stelle che ha una storia fantastica alle sue spalle. Potremmo iniziare il racconto con “c’era una volta” ma l’impresa della famiglia Cacace ad iniziare dal papà Mario e da sua moglie, ha sì della favola, ma tantissimo dell’ingegno dell’imprenditoria italiana e partenopea. Oggi a gestire l’impero di famiglia è Tonino Cacace, figlio di Mario, che lo ha rivoluzionato anticipando le tendenze e rendendolo un “hotel d’arte”. Ma facciamo un passo per volta.
Da Europa Palace a Capri Palace, 60 anni di storia
Era il 1960 quando Mario Cacace e la moglie affidarono il restyling dell’allora Hotel Europa di Anacapri, da loro acquistato, all’architetto Gianfranco Frattini, allievo di Giò Ponti. Da quel momento, l’hotel posto a 300 metri sopra il livello del mare, con una vista panoramica sul Mediterraneo e terrazze che dominano il Golfo di Napoli, inizia a farsi un nome nell’isola. Furono anni fortunati, malgrado il jet set preferisse ancora la Capri degli anni d’oro. Ma nel 1975 tutto cambia: prematuramente muore Mario e il figlio Tonino, giovanissimo, prende in mano le redini dell’azienda di famiglia. Quest’uomo, dal grande fascino ed eleganza, colto e raffinato, con la sua determinazione e la volontà supera il momento difficile con un piglio manageriale di indiscutibile capacità. Inizia a ristrutturare l’hotel creando camere con piscina privata e una Beauty Farm esclusiva, ne riduce il numero e crea spazi da dedicare agli eventi aziendali e privati. Ma non si ferma qui. Per il suo hotel, desidera di più: si concentra sulla sofisticatezza degli arredi e inserisce una collezione di opere d’arte che con il tempo assumerà un ruolo fondamentale per l’immagine del Capri Palace. Artisti come Arnaldo Pomodoro, Salvatore Garau, Michele Chiossi, Fabrizio Plessi , Mimmo Paladino e Giorgio De Chirico, hanno contribuito alla realizzazione, al suo interno, del “White Museum”. Opere che si possono ammirare nella hall, nei corridoi e in tutti gli spazi comuni dell’albergo.
Una location piena di stile che spicca anche per la discrezione e la privacy che regala ai propri ospiti.
Un po’ di numeri e qualche curiosità
Abbiamo parlato del suo stile, dell’atmosfera che si respira in tutti gli ambienti; ma andiamo a vedere cosa offre al privato e all’azienda che vuole organizzare un evento all’interno di una delle perle dell’Hotellerie Caprese. Partiamo dalle sale meeting, ben tre, di varie metrature, che permettono di ospitare sino a 180 persone, dotate di strumentazione video e audio di nuova tecnologia. Per i pranzi e le cene l’hotel vanta due ristoranti, con apposite sale più un’ampia terrazza, di rara bellezza, che si affaccia sul golfo. Uno dei due ristoranti, “l’Olivo”, vanta 2 stelle Michelin. Per chi invece desidera bere un caffè o consumare un aperitivo circondato da opere d’arte può scegliere il Bar degli Artisti. Le camere sono 68, dotate di tutti i confort per un soggiorno al top; alcune di queste sono dotate di piscina personale. Nel 1990 Cacace ha realizzato la prima Medical Spa d’Europa, soprattutto per la cura delle gambe. Abbiamo parlato di arte e dobbiamo sottolineare due esempi eccellenti: la scultura di Arnaldo Pomodoro lunga 40 metri posta nel corridoio dell’entrata dell’Hotel e il mosaico disegnato dall’artista Velasco Vitali, posizionato in piscina, che fa da fondale.
VIP e Jet Set
L’hotel è frequentato in maggior parte da clientela internazionale, gli italiani ci sono ma in minoranza. Se ci troviamo in hotel al momento giusto possiamo incontrare Jennifer Lopez, Matthew McConaughey, Bono Vox, Leonardo di Caprio, Will Smith, Bradley Cooper e molti altri, insieme ad industriali e uomini dell’alta finanza mondiale. Vi abbiamo raccontato tanto, ma per capire e percepire questo Hotel di Charme bisogna entrarci almeno una volta. Oggi il suo nome è Capri Palace Hotel & Spa, fa parte di Myrtha Hotel Anthology ed è membro di Leading Hotels of World. Tonino Cacace ha oggi passato il testimone ad un’altra proprietà ma ha lasciato nell’isola la favola e la storia dell’impresa di famiglia.