Euro: buon compleanno

Nascita e curiosità della nostra moneta

Da due decenni l’euro ha sostituito le monete in uso comune negli stati europei, quali il marco, il franco, la lira e che, nel 1999, hanno lasciato il passo all’euro che, per i primi tempi, veniva utilizzato come moneta virtuale dalle banche e dai mercati finanziari. Nel 2002 divenne una vera e propria moneta che entrò in circolazione nei 12 Paesi facente parte della Comunità Europea. Facciamo un breve excursus della sua storia e sveliamo qualche curiosità.

La moneta che unì l’Europa

La Banca Centrale EuropeaIl primo gennaio del 2002 i cittadini dei 12 Paesi dell’Unione Europea misero nei loro portafogli le prime banconote e monete della nuova valuta, evento che coinvolse centinaia di milioni di persone. Pensate che ad oggi usano quotidianamente l’euro oltre 350 milioni di cittadini europei in ben 23 Stati, di cui 19 Stati membri della UE.

L’euro, così chiamato in omaggio alla cultura più antica della civiltà occidentale, la Grecia, prende il nome dalla lettera greca epsilon e le due barre orizzontali e parallele nel simbolo vogliono rappresentarne la sua stabilità. Il Nome fu deciso dal Consiglio Europeo di Madrid. Tutte le banconote portano la firma del Presidente della Banca Centrale Europea ed è la stessa banca con l’Eurosystem, organismo composto dalle banche centrali dei Paesi dell’Eurozona, a partecipare alla stampa, coniazione e distribuzione della moneta nei vari Paesi. Nessuna banconota mostra quale sia stata la banca centrale ad emetterla. Alla Banca Centrale Europea (BCE), e solo a lei, spetta la facoltà di impostare la politica monetaria e le strategie ad essa connesse.

Curiosità

Le banconote EuroSapete quali sono le banconote in circolazione più diffuse? Al primo posto troviamo i 50 euro, con ben oltre il 44% delle monete in circolazione, seguiti dalla banconota da 20 euro, con il 18% e al terzo posto troviamo i 10 euro, con il 12,5%. La banconota più rara? A differenza di quello che si possa pensare non è la banconota dal valore più alto, bensì quella da 200 euro perché rappresenta solo l’1,1% di quelle in circolazione.

Molte volte, all’inizio dell’emissione della moneta, ci siamo chiesti come mai 1 euro e 2 euro erano in moneta e non in banconote, dato il loro valore “importante” se pensiamo ad esempio che 1 euro corrispondeva a 1936.27 lire che eravamo abituati ad avere in carta moneta. La risposta arrivò dalla BCE che comunicò che il costo della stampa era “troppo elevato” rispetto al valore monetario.

La moneta da 2 euro Grace Kelly coniata dal Principato di Monaco nel 2007Oggi, a distanza di 20 anni, le nostre vecchie 1000 lire al cambio varrebbero 0.52 centesimi.

Quando si parla di monete, viene subito in mente da una parte, l’economia di un Paese, dall’altra il popolo del collezionismo. Tra di loro ci sono due monete, da quando è stato introdotto l’euro, a cui danno la caccia; la prima, sicuramente la più preziosa e rara, è la moneta da 2 euro Grace Kelly coniata dal Principato di Monaco nel 2007, per il venticinquesimo anniversario della morte dell’amatissima sovrana. La sua tiratura fu di 20.001 pezzi. La seconda moneta più ambita è sempre da 2 euro, sempre del Principato, realizzata in 10.000 esemplari e coniata in occasione dell’ottocentesimo anniversario della costruzione della Fortezza della Rocca. Molto ambita, ha un prezzo di 1000 euro ma in alcune aste è stata battuta anche per 1.500 euro.

Un po’ di storia

Nel 1969 Pierre Werner, ex premier del Lussemburgo, fu il primo a tracciare le fondamenta dell’Eurozona stilando delle linee guida della Commissione Europea, il cui oggetto era il coordinamento delle politiche economiche e la cooperazione monetaria nell’ambito della Comunità Europea. Sempre in quell’anno, il Consiglio Europeo iniziò il percorso tramite una politica comune di tassi di cambio, in un periodo in cui i tassi erano “volatili”, considerato che ogni Paese aveva la sua moneta. Iniziò così una strada piena di ostacoli e divergenze tra gli Stati membri e nel 1979, trascorsi 10 anni, si raggiunse il primo traguardo importante: l’istituzione del Sistema Monetario Europeo (SME) con l’apparizione dell’ECU, valuta virtuale, precursore dell’euro. L’iter per l’istituzione della moneta unica europea fu piuttosto lungo in quanto ogni Stato membro era arroccato nel proprio nazionalismo e timoroso di perdere potere d’acquisto rispetto non solo al dollaro, allora moneta molte forte, ma addirittura tra gli stessi Stati Europei. Ci vollero ben 30 anni prima che si abbandonasse quel sentimento di incertezza e temporeggiamento, quando si comprese veramente l’importanza di un’unica moneta per l’economia dell’Unione.

Monete EuroCertamente l’euro ha facilitato il turismo, lo scambio tra nazioni della vecchia Europa, ed è stato più “facile” fronteggiare le grandi crisi, riuscendo a mantenere la sua stabilità nei confronti delle grandi potenze economiche mondiali, dalle più antiche agli Stati emergenti. Ma, esiste un ma, soprattutto nei primi anni: per esempio, in Italia i cittadini, noi, ci siamo sentiti più poveri, abbiamo perso un po’ del nostro potere di acquisto, perché il cambio non fu affatto favorevole. Il costo della vita di molti beni e generi aumentò del 100% e ci volle parecchio tempo per far rientrare le difficoltà quotidiane.

Ormai siamo arrivati al suo ventesimo compleanno e nel 2024 la BCE ha previsto per l’evento un restyling dell’Euro.

Noi dobbiamo solo augurarci che questa unità economica ci renda più forti nei confronti del mondo e vi lasciamo con una frase pronunciata di recente dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen che ha sottolineato che: “l’Euro ha vent’anni ed è un forte simbolo di Unità e quindi la nostra forza e riflette i nostri valori quale moneta globale per gli investimenti sostenibili”.

Noi ci auguriamo, indipendentemente dal restyling o meno, di avere sempre nel portafoglio qualche euro in più, da spendere in leggerezza.

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