Qualche breve ed efficace consiglio per un viaggio in Luoghi, Città e Paesi, nel rispetto delle regole e della storia della nostra destinazione.
Chi ama viaggiare è spinto sicuramente dalla curiosità di conoscere popoli, tradizioni, la storia e gli usi del Paese che scegliamo di volta in volta quando decidiamo di visitare uno Stato. Per i patiti di viaggi che vanno in giro per il mondo, le cose più interessanti sono certamente, oltre ai paesaggi, i musei, l’architettura che contraddistingue una città (pensate a Barcellona) la scoperta di nuove tradizioni, di fiere ed eventi, di luoghi particolari dove i locali trascorrono la loro vita nella quotidianità. Quindi sarà interessante frequentare il loro mercato alimentare, “spiare” tra gli scaffali dei supermercati, andare in giro nei centri storici per scovare una bottega tipica o un mestiere di cui non eravamo a conoscenza.
Ma la nostra curiosità verso un Paese diverso dal nostro, ci impone di conoscere, saper gestire e affrontare anche le differenze culturali nel modo più corretto possibile, nel rispetto della città o dello Stato che ci ospita.
Alcuni consigli
Quando abbiamo scelto la meta, cerchiamo di documentarci sugli usi e i costumi di quel luogo: possiamo farlo attraverso guide e libri oppure parlando con amici e conoscenti che lo hanno visitato prima di noi.
Un altro aspetto da tenere presente è che, anche se non condividiamo alcune tradizioni o usi di quel popolo, è necessario cercare di adattarsi il più possibile per rendere il nostro soggiorno il migliore possibile. Un altro suggerimento che possiamo darvi, è quello di vivere i rapporti con i locali con empatia, cerchiamo di farci capire anche con i gesti e impariamo anche solo dieci vocaboli della loro lingua come ad esempio il buongiorno, buona sera, il grazie, scusa, o semplicemente il loro saluto.
Attenzione alle regole conviviali
Il mondo è davvero grande e non vuol dire che un gesto, un’usanza che troviamo in uno Stato abbia lo stesso significato in un altro ma ci sono anche delle regole in Europa che tra Stato e Stato assumono significati molto diversi. Ad esempio, in Francia è usanza che il pane a tavola non si tagli con il coltello perché irrispettoso; di contro in Italia il pane non si spezza mai con le mani. Questo può essere spiegato per motivi storici o religiosi.
In Europa e nei Paesi Occidentali è assolutamente vietato mentre mangiamo fare rumore con la bocca, ognuno di noi inorridirebbe, mentre in Giappone è segno di gradimento del cibo e in Cina addirittura bisogna “ruttare” per sottolineare che si è apprezzata quella pietanza e non bisogna mai finire tutto il cibo che avete nel piatto, se lo fate, direte indirettamente che il cuoco non ha cucinato sufficientemente cibo da sfamarvi.
Per il galateo, ad esempio, sempre da questa parte del globo, è mancanza di rispetto augurare “buon appetito”. Questo perché in epoca nobiliare il mangiare insieme era una forma di convivialità per scopi sociali e politici. Solo i servi potevano usare e apprezzare questo augurio.
Da noi il cibo, a parte qualche eccezione, viene mangiato con le posate anzi, ne abbiamo di specifiche per determinati usi, mentre in Arabia Saudita si mangia tutto con tre dita e alla fine del pasto ci si può anche leccare le dita…mia mamma potrebbe svenire! Sempre in Medio Oriente, in India e in alcuni Paesi dell’Africa, a tavola è obbligatorio usare la mano destra perché la sinistra è usata per curare la propria igiene personale. Poveri i mancini! In Cile invece nessun cibo, nemmeno le patatine fritte, si possono mangiare con le mani, sareste guardati con disprezzo.
In Portogallo se siete al ristorante non chiedete mai il sale e il pepe, offenderete lo chef perché vuol dire che avete trovato il suo cibo privo di gusto. Se invece siete in un ristorante in Armenia e vi versate l’ultimo bicchiere di vino, è obbligatorio pagare la successiva bottiglia per mettere a disposizione degli atri commensali il bere. In Gran Bretagna non si “puccia niente” in nessun liquido e non si fa assolutamente la scarpetta. In Spagna chiedere il bis di una portata è maleducazione.
Occhio agli usi
Ci siamo soffermati sulle regole che i popoli applicano a tavola ma vi sono anche altri usi ai quali dobbiamo fare attenzione.
In india e in Corea, ad esempio, gli anziani hanno sempre la precedenza su tutto; è una manifestazione di grande rispetto verso questa fetta/fascia di popolazione.
In generale, in giro per il mondo, è sempre buona regola e rispetto indossare un abbigliamento consono e non troppo appariscente, sia per strada, sia se si visitano luoghi di culto: leggete sempre prima di accedervi cosa è vietato e cosa è consentito. Un altro aspetto da tenere presente, è quello di non ostentare ricchezza e lusso in contrasto con il tenore di vita locale, un buon turista deve mimetizzarsi tra la folla. Se il vostro viaggio ha una destinazione nei Paesi Arabi, Emirati o islamici sappiate che canotte e pantaloncini sono banditi, se li indossate potreste essere multati. In Australia non indossate mai i jeans in una cena seppur informale, per loro è una “divisa di lavoro”; se amate gli infradito, sappiate che in Corea è il segno distintivo delle prostitute. Se amate indossare capi di stile militare, anche una semplice camicia, sappiate che in Zimbabwe, Botswana e altri stati africani sono assolutamente vietati alla popolazione civile, rischiate molto.
Girate mano nella mano o abbracciati nel Brunei? Questo comportamento è considerato disdicevole e può causare l’arresto. In Africa qualsiasi effusione è scandalosa e il solo tenersi per mano, riprovevole. Sempre in Africa non aiutate mai una donna prendendola per un braccio, avrà notevoli e nefaste conseguenze per la sua reputazione.
Ricordate, se siete negli Stati Uniti in un locale e dovete andare in bagno, non bussate mai alla porta, è maleducazione, se è chiusa, il bagno è occupato, se la porta è aperta, potete accedere; quindi, è buona educazione lasciarlo socchiuso dopo l’uso. In Australia lasciare i soldi al ristorante sul piattino o sul tavolo non si fa, meglio depositarli in mano al cameriere. Potremmo elencarvi ancora tanti e tanti usi e costumi diversi. Ogni Stato, ogni Continente ha le proprie regole ed è difficile conoscerle a priori tutte quindi, così come vi abbiamo suggerito all’inizio di questo articolo, quando pianificate un viaggio, oltre ad informarvi alle attrazioni e ai musei, documentatevi anche su ciò che opportuno o no fare per lasciare al popolo di quel Paese un buon ricordo di voi!