Giulio Moroni

Oggi un piacevole incontro ci porta a fare quattro chiacchiere con Giulio Moroni, titolare di Moroni in Scena, società che si occupa di servizi per lo spettacolo e consulenza aziendale per eventi, che rappresenta importanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Ciao Giulio, bentrovato. Per la nostra rubrica stiamo incontrando amici e persone che si occupano di eventi perché sentiamo il bisogno di avere “una fotografia” della situazione attuale e condividere impressioni e stati d’animo che ci uniscono in questo momento storico. Pensi che negli ultimi anni l’intrattenimento nei meeting aziendali sia cambiato, si sia evoluto?

Giulio MoroniSicuramente si. Per mia esperienza personale vedo una trasformazione degli stessi meeting aziendali dove il momento più atteso prima, era il classico spettacolo dopo la cena di gala, mentre oggi le aziende chiedono interventi motivazionali a cura di speaker o testimonial del mondo dell’intrattenimento, soprattutto nel momento più istituzionale, cioè quello del meeting stesso.

Per quali eventi aziendali ti chiedono maggiormente la presenza di un personaggio famoso?

Non esiste una regola, dipende dalla tipologia dell’azienda e dal settore merceologico di appartenenza. Un’altra variabile importante è capire a quale target si rivolge l’evento, se interno o esterno. Forza vendita o distributori, consumatori finali o buyer. Anche i contenuti fanno la differenza: parliamo di formazione o presentiamo un bilancio, illustriamo un nuovo assetto societario o promuoviamo un prodotto? Non esiste un criterio standard. Per esempio le Aziende farmaceutiche richiedono molto spesso la figura di un moderatore, in particolare un giornalista. In altri casi è preferibile un personaggio famoso che possa attirare l’attenzione della platea e creare empatia e suggestione in base al tema dell’evento.

Quindi, un Personaggio può aiutare ad esplicitare il messaggio aziendale da trasmettere?

Assolutamente si, purché il personaggio sia quello giusto.

Quanto pesa la tua esperienza nella costruzione dell’intrattenimento e nella scelta del personaggio da coinvolgere?

Ti rispondo con un aneddoto sul valore del lavoro: un giorno un automobilista andò da un meccanico perché l’auto faceva un rumore strano…Si era rivolto già ad altri meccanici per lo stesso motivo ma nessuno aveva risolto il problema! Il meccanico si avvicinò all’auto e subito capí dal rumore del motore quale fosse la soluzione: girare semplicemente di un mezzo giro una delle decine di viti che in esso si trovavano. Al momento del conto il meccanico disse: “sono 1000 euro”!
L’automobilista trasalì dicendo: “ma come? 1000 euro per girare una vite?”
E il meccanico rispose: “Si, 1 euro per girare la vite, tempo impiegato 1 secondo!  999 euro per sapere quale vite girare, tempo impiegato: lo studio di una vita!

A parte la storiella carina, nel momento in cui mi arriva la richiesta di un Cliente che mi chiede una consulenza per una proposta di intrattenimento per il suo evento, devo farmi spiegare prima come si svolge, quali sono i suoi obiettivi comunicazionali aziendali che vuole ottenere con la presenza di uno speaker esterno. Trent’anni di esperienza mi permettono di poter formulare una proposta pensata e studiata ad hoc.

Faccio un esempio: molte volte, per affrontare un tema comune come ad esempio il team di lavoro, la richiesta più comune da parte dell’Azienda è quella di volere la presenza di un allenatore o un atleta famoso di uno sport di squadra. Beh, dato che a me piace spiazzare il Cliente, io mi presento con almeno 5 proposte di personaggi che non c’entrano nulla con lo sport di squadra ma che nella loro carriera, ne sono l’emblema.

Ormai è quasi un anno che gli eventi aziendali hanno subito una battuta d’arresto, cosi come l’intrattenimento e lo spettacolo in generale. Come ti sei comportato con i personaggi che rappresenti? Ti sei inventato per la tua clientela delle offerte particolari o hai modificato in parte i tuoi format?

In questo momento drammatico, che però non è più solo un momento ma ormai un lungo periodo di incertezza e di stallo, abbiamo affinato gli interventi motivazionali e di spettacolo per una fruizione da remoto. Oggi sembra ancora essere l’unica possibilità per realizzare un evento. Il risultato lo si ottiene ugualmente ma certamente mancando il pubblico in presenza non sarà mai la stessa cosa.

Un grande aiuto per ripensare ai nuovi format via web me l’hanno dato alcuni dei personaggi che rappresento quali ad esempio il comico Giovanni Vernia, l’astronauta Umberto Guidoni, le giornaliste Maria Concetta Mattei, Paola Saluzzi, Elena Guarnieri, Livia Azzariti… sicuramente loro si sono prestati a “rinunciare” con grande professionalità al feedback immediato con la platea in presenza riuscendo comunque a creare un coinvolgimento attraverso lo schermo di un Pc.

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