Era il 1° luglio del 2017 a Modena, nel Parco Enzo Ferrari, quando gli oltre 225.000 spettatori assistevano al concerto di Vasco Rossi, organizzato per celebrare i suoi 40 anni di attività. Tutti i presenti avevano la certezza, per tanti motivi, di far parte di un evento che sarebbe entrato nella storia dei grandi eventi.
Perché proprio Modena? La città emiliana lo vede nascere (nel 1951 a Zocca, Appennino emiliano) e da qui inizia la sua carriera di Dj. In un primo momento il concerto si sarebbe dovuto chiamare Modena Park tutto ritorna, in riferimento alla strofa della canzone Colpa di Alfredo, ma successivamente divenne Modena Park, titolo che fu ripreso sia per il suo album live che per il docufilm che ebbe un enorme successo nelle sale cinematografiche.
Alcune curiosità
Il 23 gennaio 2017 vengono aperte le prevendite dei biglietti per i membri dei suoi fan club che in 48 ore ne acquistano oltre 33.000; poi fu la volta, dopo qualche giorno, per il pubblico. Le piattaforme andarono in tilt perché in 10 ore furono venduti 180.000 biglietti. Ma non bastarono e, a due mesi dall’evento, ne furono messi in vendita altri 20.000. Per le prove generali del 30 giugno, alle 21.00, furono invitati ad assistervi i soci dei fan club, che erano già accampati, per prendersi i posti migliori, all’apertura dei cancelli e i residenti che abitavano intorno al Parco Ferrari. Fu un gesto voluto da Vasco per farsi “perdonare” per il trambusto e il rumore delle settimane precedenti. Quella sera il meteo registrava 5 gradi malgrado la stagione estiva e l’organizzazione, tramite la Protezione Civile, distribuì 13.000 coperte.
Nonostante gli sforzi e la quantità enorme di biglietti venduti, tantissimi rimasero “fuori” quindi si allestirono dei maxischermi a Modena, in Piazza Grande e Piazza Roma, ma anche a Rimini, città molto amata da Vasco, e nei tre palazzetti dello sport di Genova, Padova e Roma.
Alcuni numeri
Per realizzare il Modena Park, l’area sulla quale sorgeva è stata scavata per 3 km e 650 metri sottoterra per consentire la distribuzione e la messa in sicurezza dei cavi elettrici e convogliare la fibra. Furono utilizzate 370 tonnellate di zavorra per ancorare la strumentazione e più di 7 km di transenne. Il palco aveva una superficie di 400.000 mq e un’altezza pari ad un palazzo di 8 piani, con 320 tonnellate di tubi di ferro e 1500 mq di schermi in movimento per permettere ai presenti di poter vedere bene la performance del rocker. Migliaia di persone tra staff tecnico, operativo, di sicurezza e controllori. Pensate che sono stati installati oltre 1000 bagni chimici. La sera del concerto Vasco cantò 40 canzoni e il pubblico presente lo accompagnò in tutte.
I concerti da record
Vasco salì sul palco alle ore 21.00 al grido di: “benvenuti nella storia” e gli spettatori entusiasti lo accolsero con un applauso che durò parecchi minuti. Con questa frase, Vasco apriva il 781° concerto della sua carriera, sicuramente il più importante! Iniziato con Colpa di Alfredo, Vasco cantò 40 brani: Cosa vuoi da me, Vivere, Sally e in chiusura Alba Chiara mentre il cielo di Modena veniva illuminato da uno spettacolo pirotecnico che faceva da cornice al palco con una forza dirompente, disegni e immagini da lasciare senza fiato. Nel “mondo dei record” il suo concerto è tra i primi dieci in assoluto. Al primo posto troviamo quello di Rod Stewart del 1994 a Rio De Janeiro con oltre 3 milioni e mezzo di spettatori; a seguire i Rolling Stone nel 2006 sempre a Rio e al 4° posto ci sono i Queen che nel 1985 ebbero 700.000 spettatori. Simon & Garfunkel, con il concerto di Central Park del 1982 ospitarono oltre 500.000 spettatori. Quello di Vasco, oltre ad essere entrato nel Guinness dei Primati per i numeri che vi abbiamo elencato, detiene il primato del numero di spettatori paganti e nel 2017 è stato il concerto più visto in Europa.
Che dire, una rock star assoluta, amato non solo dai suoi fan ma da un pubblico trasversale a tutte le età. Per chi c’era è stata una kermesse intensa ed emozionante e, oltre ad assistere ad uno spettacolo unico, ha potuto godere di un’organizzazione impeccabile, una macchina da guerra che ha regalato a tutti i presenti momenti magici senza doversi preoccupare di nulla, persino della folla oceanica che a vista d’occhio era davvero “paurosa”. Grazie Vasco, grandioso! Te lo dice una degli oltre 225.000 presenti!