La Pasqua è tra le feste cristiane la più importante e viene celebrata in molti paesi del mondo, ma gli usi, le celebrazioni e le tradizioni non sono le stesse per ogni nazione. In alcuni stati si celebra la Pasqua attraverso lunghe processioni, in altri il tratto religioso non è così marcato.
L’etimologia della parola Pasqua (dall’ebraico “pesah”, passare oltre) rievoca il viaggio verso la libertà del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto; tema del viaggio che ritroviamo, in senso lato, in molte tradizioni.
Infatti, nei paesi nordici la Pasqua è il simbolo del risveglio della natura e quindi dell’allontanarsi dell’inverno e dell’avvicinarsi della primavera; per altri paesi come la Germania, l’Italia e la Francia oltre al significato di stare vicini a chi si ama, è la prima occasione per organizzare il primo viaggio stagionale (fino a qualche tempo fa) verso luoghi sconosciuti.
Andando avanti con la lettura, sarà evidente come la tradizione cristiana si mescoli a quella pagana. Così come si noteranno i diversi i simboli che la rappresentano e i colori usati che variano dal giallo al rosso, al verde. In moltissime culture, la colomba e l’ulivo sono ben noti emblemi di Pace. In molte altre nazioni, le uova decorate, colorate o di cioccolato, sono la massima espressione; in altre è il coniglietto, in altre ancora sono le campane e i pulcini gialli, simbolo di un nuovo inizio e quindi del perpetrarsi della vita. Ma ci sono anche paesi in cui la Pasqua viene raffigurata attraverso spiriti maligni e streghe.
Ogni paese, come abbiamo già accennato, ha delle tipiche tradizioni, sia legate ai costumi e agli usi, sia alla cucina. Seppur diverse tra loro, molte hanno la stessa origine. Scopriamole insieme, attraverso un viaggio di fantasia, in alcuni Paesi del mondo.
In Finlandia, la credenza popolare narra di spiriti maligni che vagano liberamente il sabato prima di Pasqua e per questo, durante la giornata, vengono accesi grandi falò e ci si traveste da streghe. Altra tradizione è quella di mangiare i “mammi”, un dessert composto da farina di segale, melassa e scorza di arancia, servito con crema o zucchero a velo.
In Svezia, “cugina” della Finlandia, i bambini si vestono da streghe di Pasqua, si dipingono il volto, trasportano una scopa e vanno a bussare ai vicini per riempire il loro sacchetto di dolciumi. Un po’ come fanno i bambini nordamericani per la festa di Halloween.
Se scendiamo un po’ più giù, in Danimarca, la tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dagli addobbi alle stoviglie e le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte.
Arrivati nel Regno Unito, una delle cerimonie a cui possiamo assistere è quella del Giovedì Santo dove a Londra si svolge il rito del Royal Maundy Gifts, nell’Abbazia di Westminster: al termine della cerimonia religiosa, la Regina dona ai poveri borse di denaro. A tavola, è tradizione mangiare l’agnello stufato, accompagnato da verdure, patate e salsa di menta. Il dolce che più rappresenta la torta pasquale inglese è la Simnel Cake. Vengono serviti anche gli Hot Cross Buns, dolci con uvetta e cannella, simili a un panino, caratterizzati da una croce glassata.
Se diamo uno sguardo in Germania, è tradizione, a partire dal Giovedì Santo, mangiare solo cose verdi. Non è un caso che il piatto più rappresentativo sia la zuppa alle sette erbe. Per dolce non troverete la classica colomba ma l’Osterlamm, torta a forma di agnello spolverata di zucchero a velo. Per i bambini il simbolo pasquale è il coniglietto.
Nella vicina Olanda, la tradizione vuole che i genitori nascondano in giardino le uova, dando vita ad una caccia al tesoro, massimo divertimento per i bambini. Altre uova vengono pitturate e appese ad un albero come decorazione. La maggior parte delle famiglie appende una corona alla porta di casa e in tavola porta un buonissimo pane dolce pieno di uvetta.
Se puntiamo al sud, in Grecia, nella notte di Pasqua vengono suonate le campane, i fedeli si recano in chiesa, fino a quel momento rimasta al buio e accendono una candela che poi porteranno come buon auspicio in casa. Dopo aver osservato giorni di rigoroso digiuno, si pranza con la “soupa mayeritsa”, accompagnata da riso, uova sode colorate di rosso, il pane pasquale e la tipica “Maghiritsa”, zuppa fatta con le interiora di agnello.
Se ci spostiamo verso l’Europa dell’est, nei paesi slavi, durante la Pasqua, i giovani, mediante un antico rito, spruzzano le ragazze con l’acqua di sorgente, come segno di rinascita e “pulizia”.
In Russia, il rito pasquale inizia a mezzanotte del sabato, con una processione intorno alla cattedrale. La mattina del giorno seguente, le famiglie si recano sulla tomba di un loro caro e lì consumano un picnic. Alla sera della domenica, si fa un banchetto con diversi tipi di carne, dove non manca il “Pabcha” un piatto sostanzioso a base di quark, il “Kulitch”, panettone accompagnato da ricotta e tante uova sode colorate di rosso, simbolo anche qui, di nuova vita ottenuta attraverso il sacrificio di Cristo.
Se attraversiamo l’oceano, negli Stati Uniti, entriamo in contatto con tradizioni molto differenti dalla nostra. La Pasqua americana è fatta di sfilate in stile carnevalesco, bande musicali e vestiti bizzarri. I bambini vengono coinvolti nell’usanza di dipingere le uova che verranno poi, nascoste in giro, dallo spiritello dell’Easter Bunny per dare vita a divertenti cacce al tesoro. Anche l’Egg Rolling (rotolata delle uova) è una tradizione antica che si svolge nei giardini della Casa Bianca e ancora oggi molto in voga. In tavola il piatto della tradizione è il cosciotto di prosciutto arrosto glassato con una confettura di blackberry o cranberry (mirtilli o frutti rossi).
E per finire il nostro fantasioso viaggio, torniamo in Italia! Come lo festeggiamo? Cosa ve lo diciamo a fare! Per Pasqua e Pasquetta sarà un trionfo di piatti della tradizione come l’agnello, il capretto, le uova sode, il salame e poi via ai piatti regionali come il casatiello, la pasqualina, la torta al formaggio, per concludere con dolci come la pastiera, la cassata, la colomba e uova di cioccolata per la gioia di grandi e bambini!
Buona Pasqua a tutti.