Finalmente domenica: ora del brunch

Alzi la mano chi non ha mai fatto un brunch, probabilmente nessuno! Il brunch è diventato ormai un’abitudine ricorrente delle nostre domeniche, un apprezzato modo per gustare buon cibo in ottima compagnia.

Non tutti però ne conoscono le origini e la tradizione. Partiamo dal termine inglese brunch che è la fusione di due pasti, colazione e pranzo (breakfast e lunch) dove si abbinano cibi salati e dolci, bevande calde e fredde e indica un pasto particolarmente abbondante da consumare a metà mattina tra le ore 11.00 e le 13.00.

Il rito del brunch nasce nell’Ottocento in InghilterraL’evento o rito del brunch nasce nell’Ottocento, in Inghilterra, quando al termine delle battute di caccia si organizzavano grandi buffet nelle tenute nobiliari e aristocratiche. Il termine però viene coniato nel 1895 dallo scrittore Beringer che lo definì “la colazione ideale per la domenica mattina dopo gli stravizi del sabato notte”. Beringer ne esalta le doti in quanto “rappresenta un momento di allegria e socievolezza che mette di buonumore”. Ma la moderna tradizione del brunch, nella nostra cultura, nasce negli Stati Uniti intorno agli anni ’30.

In Italia prende piede intorno agli anni 2000 e inizia a diffondersi per primo negli Hotel di Milano e Bologna, per poi estendersi nel resto del Paese, in molti locali di ristorazione. La sua diffusione è dovuta sia alla comodità di un pasto meno formale di un pranzo, assieme alla possibilità di servirsi ad un tavolo buffet, dove poter trovare una abbondante scelta di cibi, sia perché la domenica è il giorno in cui ci si alza più tardi e si ha voglia di “mettere qualcosa sotto i denti”, senza aspettare l’ora di pranzo.

Brunch: un evento a buffetCome abbiamo detto, il brunch deve essere ricco e variegato, con un’ampia scelta di pietanze, deve “ricordare” una colazione inglese o americana e si può arricchire con pietanze e cibi locali di tradizione regionale o nazionale. Dipende molto dall’estro dello chef e dai prodotti disponibili sul territorio.

Tra i cibi che sicuramente non possono mancare si trovano: le uova strapazzate, il bacon, le marmellate, il burro, il salmone affumicato, la frutta fresca, lo yogurt, i dolci i formaggi, ai salumi, le insalate miste, il riso, le quiche e sempre più frequentemente oggi, troviamo sushi e sashimi.

Brunch: si abbinano cibo e bevandeAd accompagnare le proposte gastronomiche, le bevande più diffuse sono certamente il caffè, espresso o americano, il cappuccino, il the, i succhi di frutta, ma anche la birra, il vino o champagne, e i cocktail quali Margarita, Bloody Mary o lo Spritz.
Insomma, come avrete capito, non ci sono delle regole ferree su cosa servire e cosa mangiare per primo; infatti, in base ai propri gusti, si può iniziare un brunch con del riso al curry e proseguire con un cappuccino e una fetta di torta per poi tornare ad una pietanza salata, il tutto dipende solo dai vostri gusti e dal vostro palato.

Location esclusiva per il brunch: una terrazza con panoramaCi sono però alcuni elementi che rendono un brunch unico, curato e differente dagli altri. In prima battuta la location, seguita dalla presentazione del buffet e per concludere l’atmosfera avvolgente! Una location esclusiva e raffinata, un ambiente cordiale, la giusta luce e una buona insonorizzazione, insieme a un ampio spazio esterno (una terrazza, un giardino o una grande vetrata con un panorama da mozzare il fiato), sono gli elementi fondamentali che rendono perfetta una pausa di relax e piacere, un momento di serenità da condividere con la famiglia o gli amici.

Non dimenticate però che il vero protagonista deve essere il cibo. La qualità delle materie prime e un’accurata mise en place delle portate trasmettono sin dall’inizio eleganza e gusto. Come dicono i grandi chef: si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca!” Vi auguriamo di tornare presto a gustare un buon brunch. Buon brunch a tutti!

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