Evevento del Carbonara Day

Avreste mai pensato di dedicare una giornata nazionale ad una pietanza? Direi di no, invece l’Unione Italiana Food, in collaborazione con l’International Pasta Organization, 6 anni fa pensò di dedicare un giorno alla celebrazione di un piatto di pasta di tradizione italiana, conosciutissimo nel mondo, sulla quale ricetta esiste una diatriba da sempre: stiamo parlando della pasta alla carbonara e il 6 aprile è la data designata per il Carbonara Day. Da non credere, ma è così! Pensate che in questo lasso di tempo si è formata una community di oltre un miliardo di persone che in questo giorno, attraverso i social media e in molte piazze del nuovo e vecchio continente, si danno appuntamento, condividendo sui social contenuti e ricette, aprendo il dibattito sempre attuale sul rapporto tradizione e innovazione.

La ricetta

Spaghetti e rigatoni, unica eccezione per la carbonaraPer i puristi, sono solo cinque gli ingredienti canonici e un solo modo per cucinarla, prendete nota: pasta spaghetti o rigatoni, guanciale, pecorino, uovo e pepe. Il guanciale, rosolato in padella fino a sciogliere il suo grasso, l’uovo, solo il tuorlo, lavorato in una ciotola con il pecorino e un cucchiaio di acqua calda della pasta e infine amalgamare il tutto al di fuori dei fornelli per creare quella cremina che avvolge la pasta e lo rende il piatto della vera tradizione. Per i più puntigliosi e perfezionisti: usate un termometro e mantenete l’impasto dell’uovo a 61 gradi. Gli innovatori invece, credono che essendo la carbonara composta da ingredienti versatili, con un pizzico di fantasia si può reinterpretare la ricetta. A controbattere questo filone, i tradizionalisti sostengono che nulla ha a che fare con il vero piatto e non la si può assolutamente chiamare Carbonara!

Evevento del Carbonara DayE cosa dire delle ricette che arrivano da oltre confine? Ci siamo scandalizzati moltissimo, quasi sull’orlo dell’indignazione, quando i francesi dissero che la ricetta della carbonara richiedeva la panna! Negli anni passati, intorno al 1950, però troviamo traccia di ingredienti “strani” quali i funghi, il prosciutto o la coppa, l’aglio, la groviera e il parmigiano; persino il noto cuoco amatoriale, nonché attore Ugo Tognazzi, negli anni ’70 ne fece una versione con aggiunta di peperoncino, panna e brandy. Ma meglio dimenticare questo recente passato e ritornare al presente dove, per mantecare la pasta, si è adottato da circa 20 anni la mantecatura fuori dal fuoco.

Le origini

Sulle sue origini esistono diverse ipotesi, sostenute da esperti del settore, perché se è pur vero che esiste una sola vera ricetta, non esiste invece un’unica tradizione legata alla sua nascita.

Sulle sue origini esistono diverse ipotesiC’è chi sostiene che il suo nome è legato ai carbonai che lavoravano sull’Appennino e che per nutrirsi usavano ingredienti facili e semplici da reperire e che possa derivare dal piatto abruzzese “cacio e ova”.

Un’altra ipotesi legherebbe la carbonara alla cucina napoletana in quanto, un trattato del 1800 “la Cucina teorico-pratica” di Cavalcanti, ne dà cenno quale probabile origine della pietanza.

Ma vi è un’ipotesi che si fa strada molto di più delle precedenti ovvero, alcuni sostengono che la sua nascita risale al 1944, durante la presenza dei soldati americani in territorio italiano, che si alimentavano con la famosa “Razione K”, ovvero una pietanza molto energetica, composta da uova e bacon. La Razione K, inventata e pensata da Ancel Keys, colui che in seguito scoprì e lanciò la dieta mediterranea, che pensò di servire in accompagnamento alla sua Razione degli spaghetti per integrare dei carboidrati e dare maggiore energia ai soldati impegnati nei combattimenti.

A noi piace di più quest’ultima versione perché dà una importanza concreta ad un cibo che si inserisce nella tradizione della cucina italiana, con una forte connotazione storica.

Un’altra curiosità è legata anche all’origine del nome Carbonara. Per alcuni potrebbe derivare da Carbonia località sarda, luogo di nascita di un cuoco che lavorava a Roma e che mise insieme questi ingredienti; per altri il suo appellativo sarebbe scaturito dall’aspetto conferito al piatto da una presenza importante di pepe, che aggiunto alla pasta dava quel senso di particelle di carbone.

Un piatto tradizionale con un forte impatto social

In oirgine forse era "cacio e ova"Ma gli amanti della carbonara, qualunque sia la sua origine, non vedono l’ora di ritrovarsi oggi, tutti sul web, per celebrare la spaghettata social più grande del mondo, pronti a condividere immagini e ricette, riflessioni e suggerimenti, le grandi tavolate o la propria ricetta tutti con l’hashtag su Instagram, Facebook e Twitter: carbonara, carbonara day e mycarbonara. Un appuntamento imperdibile per food blogger, food influencer, cuochi e tutti gli amanti della pasta che vorranno mettersi in gioco e magari provare per la prima volta a cucinare uno dei piatti tipici della tradizione italiana e, più realisticamente, della tradizione romana.

In conclusione: voi come la preparate? Come la preferite? Siete per la versione classica o per le rivisitazioni?

Noi siamo per la tradizionale e adesso vi lasciamo perché l’acqua bolle! Buon appetito.

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