Grand Hotel di Rimini

Grand Hotel di Rimini: la perla dell’Adriatico tra sogno e mito

Grand Hotel di Rimini

Immerso in un verdeggiante parco, svetta un imponente edificio bianco in stile Liberty, da sempre simbolo del lusso, dell’eleganza e dell’ospitalità della riviera romagnola: stiamo parlando del Grand Hotel di Rimini, un albergo a 5 stelle che da 115 anni ospita personaggi illustri e il jet set internazionale.
Fu Federico Fellini che nel 1973 lo rese famoso al mondo in quanto, girò nei suoi ambienti Amarcord, film che gli valse il 4° Premio Oscar e che raccontava il mondo fiabesco delle classi agiate degli anni ’60. Per Fellini, il Grand Hotel era il luogo dove amava rientrare dalle lunghe assenze romane e la suite 316 era la sua casa. Suite che ancora oggi è rimasta intatta ed è possibile visitare. L’hotel ha 172 camere tra executive, deluxe, junior suite e regal suite, suddivise tra l’edificio storico e la Residenza, entrambe situate nel Parco Fellini. A completare l’offerta, l’hotel possiede una magnifica spiaggia privata ed esclusiva, che offre tanti servizi e molta riservatezza. Un Hotel rinomato anche per l’eccellente servizio offerto per eventi aziendali, convegni, meeting e team building.

Il lusso raffinato

Grand Hotel di Rimini“Un’atmosfera magica dal grande fascino”: così amava definire Fellini il Grand Hotel, dove ogni stanza è diversa dalle altre, ma tutte con il massimo del comfort; ambienti lussuosi con dettagli nei colori del beige, del giallo e dell’oro. Nulla è lasciato al caso, le camere da bagno, allestite con materiali di pregio come l’onice e il travertino, rendono “coccoloso” il momento della cura della persona. Le parti comuni sono anch’esse raffinate grazie alla presenza di grandi lampadari di Murano, antichi tappeti persiani e arredi di grande pregio. Un elemento che rende ancora più prezioso il soggiorno, è la presenza della SPA Dolce Vita, uno spazio dedicato al relax e al benessere, con trattamenti e prodotti di alta qualità e diverse proposte per il wellness. E cosa dire della sua Terrazza? Meravigliosa, aperta da giugno a settembre, dà la possibilità agli ospiti di godere del magnifico panorama gustando la colazione, il pranzo, la cena o un semplice aperitivo al tramonto. Se pur oggi il turismo ha assunto diverse forme rispetto al passato, il Grand Hotel di Rimini, del Gruppo Batani, ha adeguato la sua offerta e oggi propone un turismo esperienziale che si affianca alla grande accoglienza tradizionale che solo il Grand Hotel sa dare. Ed ecco che la sua cucina di alto livello, con una cantina ben fornita con grandi e rinomate etichette, rende l’esperienza davvero significativa.

Un po’ di storia

Grand Hotel di RiminiPer comprendere al meglio questo gioiello di architettura e di ospitalità, dobbiamo rivolgere lo sguardo alla sua storia. Tutto inizia nel 1908 quando venne inaugurato l’edificio in stile liberty che riecheggiava i fasti della belle époque e della Costa Azzurra. L’obiettivo dell’architetto che lo progettò, Paolo Somazzi, era quello di attrarre la clientela raffinata e aristocratica del nord Europa. Dopo un primo momento di grande successo, l’albergo fu vittima di un incendio che lo distrusse in molte parti e che, con la ricostruzione, perse le sue due cupole che lo contraddistinguevano. Anche la Seconda Guerra mondiale causò gravi danni all’edificio e fu solo nel 1950 che il Grand Hotel rilanciò la sua offerta turistica. Per quattro edizioni fu sede del concorso di Miss Italia e successivamente, come abbiamo detto, nel 1973 dopo le riprese del film di Fellini raggiunse il massimo splendore. Nel 1994 l’albergo fu dichiarato dalle Belle Arti, Monumento Nazionale.

Il Grand Hotel e i VIP

Nel corso degli anni ha ospitato la borghesia in ascesa, l’aristocrazia europea e una serie di personaggi “à la mode” che nei decenni hanno imperversato e riempito la cronaca mondana e i rotocalchi di gossip. A partire da Benito Mussolini, che trascorreva le sue vacanze con la famiglia a Riccione e contemporaneamente ospitava al Grand Hotel Rimini la sua amante Claretta Petacci, oppure Eleonora Duse, oltre al tenore Enrico Caruso e Tommaso Marinetti – padre del futurismo – che amavano soggiornare per godere sia delle feste, che della sua quiete. Più recentemente Luciano Pavarotti, i Principi Corsini, Sharon Stone, Juliette Grecò, i coniugi Bush, Michail Gorbaciov. Tanti ospiti illustri ma anche teste coronate quali Lady Diana, Re Faruk, Rania di Giordania. Anche il Dalai Lama ha soggiornato per un periodo al Grand Hotel. Ma ascoltate bene, sapete chi si rifugia qui appena può, perché definisce l’albergo un luogo di massima discrezione? Non ci crederete, ma il più rocker dei rocker, il più anticonformista tra gli artisti, la voce più graffiante… si è proprio lui, Vasco Rossi, che non rinuncia all’unicità senza tempo del Grand Hotel e al suo amato mar Adriatico.
Un mito che non tramonta, un punto di riferimento della riviera romagnola per un turismo raffinato che nella stagione estiva, anche in costume e pareo, non rinuncia all’eleganza e al fascino del bello.

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