Oggi desideriamo parlarvi di una “perla”, che abbiamo visitato nel cuore di Roma, che meriterebbe un numero incredibile di stelle, se esistesse una Guida Michelin delle location per eventi. Chi organizza eventi vorrebbe trovare una luxury location così, in ogni città. Stiamo parlando di Palazzo Brancaccio. Oltrepassare l’imponente portone di via Merulana è davvero un’emozione. Pochi passi e ti ritrovi in un giardino incantevole, pieno di alberi secolari che celano lo splendore della facciata del Palazzo.
Non tutti sanno che…
Palazzo Brancaccio per la sua bellezza, per la ricerca di dettagli e il suo “stato” è tra le location più desiderate per i set cinematografici. Sin dal 1953 fu usato dalle grandi major americane del cinema e da Cinecittà. Ricordate Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane? Ebbene, molte scene sono state girate proprio in queste sale. Cinecittà, non fu da meno: nel 2013 girò La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino; poi, sempre nello stesso anno, fu la volta di Alessandro Siani con il film Il Principe Abusivo e nel 2016 furono girati qui anche Natale a Londra, con Lillo e Greg, e Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi. Ma la bellezza di Palazzo Brancaccio, per la sua sontuosità e per le sue tante sale, fu “scoperta” anche dalle Tv italiane che, nel 2016 e nel 2017, vi registrano i programmi di Bisio e Littizzetto “Italia’s Got Talent” e “Ballando Con Le Stelle” di Milly Carlucci.
Facciamo un passo indietro: un po’ di Storia
Il principe Salvatore Brancaccio, di famiglia nobile e di origine napoletana, dopo aver sposato a Parigi l’ereditiera americana Mary Field, si trasferisce a Roma e, con la ricca dote della moglie, nel 1880 su un grande terreno del Colle Oppio, costruisce Palazzo Brancaccio, oggi ultimo Palazzo del Patriziato Romano. L’edificio è frutto del talento dell’architetto Gaetano Koch, allora molto famoso e in voga tra la nobilità per aver progettato e realizzato i due Palazzi Esedra in Piazza della Repubblica. Palazzo Brancaccio fu per decenni luogo di grandi feste balli elegantissimi e il suo grande giardino era il posto dove l’aristocrazia poteva rinfrescarsi durante le calde giornate estive romane. Oggi è rinomata per essere tra le più belle luxury location della Capitale e, con il suo classicismo barocco, ospita eventi importanti.
Le sale e gli arredi
Superato il grande portone, saliti i gradini, si arriva nella Sala Rossa, sontuosa e imponente, raffinata ed elegante, che viene utilizzata per accogliere gli ospiti; i drappi, i broccati, i divani in pieno stile cardinale, ti accompagnano dentro al Rinascimento barocco. Da li a destra, si rimane a bocca aperta entrando nella Galleria degli Specchi che ricorda tanto la Reggia di Versailles, con enormi specchi disposti su un lato e sull’altro una fila di grandi finestre che donano un senso di immensità. Cosa dire inoltre degli stucchi, degli arredi in oro e dei tessuti? Bisogna solo ammirarli e goderne la bellezza. Di sale Palazzo Brancaccio ne è ricchissimo: se entrate nel Salone di Gala, oltre alla maestosità (può ospitare 250 persone sedute), ammirerete una enorme balconata che sovrasta la sala: il soffitto affrescato è alto 14 metri.
Usciamo dal salone ed entriamo nella Sala delle Vestali, un tempo camera da letto, che oggi si presta per l’organizzazione di meeting o conferenze stampa. Al suo interno un ampio bancone bar è pronto per poter prevedere un servizio di coffee break. Ma la visita non è ancora finita. Accanto al salone, troviamo lo Spazio Field, un nuovo spazio del Palazzo, frutto di un intervento di recupero e ristrutturazione dove arte moderna e storia si fondono con molta naturalezza. Tutte le sale sono arredate con divani, poltrone e consolle di gusto antico; le porcellane, gli argenti, i quadri e i drappeggi impreziosiscono gli spazi così da rendere armonico l’insieme con gli affreschi e gli stucchi delle pareti e dei soffitti. Abbiamo lasciato per ultimo il giardino, non per importanza, ma semplicemente perché merita un capitolo a parte.
I Giardini
Sarebbe più corretto parlare di Parco secolare per la sua conformazione e la sua grandezza. L’aspetto che salta più all’occhio è che il giardino è proprio parte integrante del Palazzo, forse grazie alla presenza anche della Casina di Caccia, piccola struttura posta a lato del giardino, che può ospitare oggi piccoli rinfreschi. La Casina come il Ninfeo, sono opere realizzate dall’architetto e artista Francesco Gai, che contribuì a dare ancora più valore alla location. Ma le opere non finiscono qui: vi troviamo un Gazebo Pensile spazio riservato e discreto, la Fontana Rotonda, con tanti getti d’acqua che svettano tra gli alberi secolari e poi panchine in ferro battuto e piccoli salotti sparsi che arredano questo parco al centro di Roma, che solo i più fortunati possono godere.
Una dimora storica romana che con tutto il suo splendore si presta all’ organizzazione di matrimoni, cene di gala e meeting di alto livello esclusivi, dove l’eleganza del Palazzo si unisce alla presenza di una prestigiosa “Alta Cucina” che rendono l’insieme perfetto per un evento indimenticabile.
