Milano, in quest’ultimo decennio, ha cambiato il suo volto sviluppandosi verso l’alto, (per citare Boccioni, “la città che sale”) mutando il suo skyline. I suoi grattacieli svettano tra le nuvole e convivono in armonia con le vecchie case di ringhiera, tipicamente lombarde, che sono state ristrutturate e adibite ad alloggi ma anche a open space, show room e location per eventi. I nuovi grattacieli ospitano spazi immensi e attrezzati con le più avanzate tecnologie e ai loro piedi, si dà vita a luoghi per l’aggregazione, piccoli giardini, moderne agorà e luoghi d’incontro particolari.
Il Mercato Centrale di Milano
In questa realtà, nel cuore della città, in uno degli edifici più antichi e conosciuti, la Stazione Centrale, nasce al suo interno, il Mercato Centrale Milano. Chi viaggia e ha viaggiato in giro per l’Europa e per il mondo ha sempre fatto tappa, almeno una volta, ai mercatini cittadini.
Come si fa ad andare a Barcellona e non fare un salto a La Boqueria o a Madrid al Mercado de San Miguel, piuttosto che al Great Market Hall a Budapest o al Östermalms Saluhall a Stoccolma e a Le Marché des Enfants Rouges a Parigi? Al nostro rientro crediamo che ci siamo fatti tutti la stessa domanda: perché non c’è a Milano? Ebbene sì, da qualche mese possiamo vivere anche noi il Mercato a 360°. Dentro vi è di tutto! Due piani collegati da una scala mobile, con 32 botteghe, un’offerta ricca e variegata dove il cibo, sia di tradizione che etnico, trova grande risalto con fiori e spazi per gli eventi, insomma un luogo da vivere e condividere in modo semplice e spontaneo, con un contenuto culturale e una valenza sociale di grande importanza.
Qui gli artigiani e i commercianti trovano il luogo più idoneo a valorizzare la propria unicità e si rendono protagonisti di una coralità fatta di tradizione, cultura ma anche di innovazione e sperimentazione.
Al suo interno, hanno fatto a gara per conquistarsi un posto chef e pasticceri italiani e stranieri, fornai, fioristi, imprenditori del settore alimentare, tante figure che hanno colto sin da subito l’opportunità di essere in un luogo così particolare e nuovo per Milano.
Facciamo un giro
Ma andiamo con ordine e iniziamo il nostro giro visitando gli oltre 4.500 mq. Girovagando per le varie botteghe, veniamo attratti per prima cosa da una grande area dedicata al pesce, uno spazio di oltre 1.000 mq., affidato alla Pescheria Pedol, una enorme vetrina espositiva in omaggio alla grande tradizione ittica milanese. Il pesce si può acquistare, farselo spedire a casa oppure farselo cucinare per mangiarlo sul posto. Vicino, un fish bar gestito dal giovanissimo chef francese Jérémie Depruneaux, specialista nel pesce crudo, che serve i suoi piatti accompagnati dal giusto cocktail.
Non poteva certo mancare un altro ampio spazio dedicato alla carne, eccellenza del nostro territorio: fiorentina, hamburger e una selezione di carni, pollami e salumi straordinari a fianco di bolliti e lampredotto. Nella stessa zona troviamo l’American Barbecue di Joe Bastianich, in puro stile americano che ci trasporta in un’ambiente assolutamente texano.
E mentre procediamo, ci imbattiamo in un panificio dove il suo proprietario, nonché fornaio, Davide Longoni prepara i suoi manufatti con le proprie farine; perché lui è il primo panettiere agricoltore in Italia ad avere terre coltivate a grano e, per la prima volta a Milano, produrrà in casa le sue farine dato che proprio al Mercato ci sarà un vero e proprio mulino, visibile a tutti.
Gira che ti rigira
E come nella favola di Hansel e Gretel eccoci davanti ad un mondo di dolci, gelati e cioccolato dove tanti prestigiosi pasticceri si dividono lo spazio tra specialità campane e lombarde, piemontesi e meridionali. Un vero trionfo per gli occhi e per il palato.
Ma nel nuovo mercato non poteva certamente mancare il “primo mercato biologico” con prodotti 100% biologico, dove tutto viene prodotto a ciclo chiuso: dalla fattoria al consumatore.
Un’altra area green spicca tra le offerte ed è quella della preparazione di centrifugati e estratti, dolci e salati, vegani e vegetariani.
E la pasta, la Pizza? Non preoccupatevi, c’è anche qui un’ampia scelta: fresca, all’uovo, ripiena piemontese, emiliana, può accontentare tutti i palati.
I ravioli cinesi? Ci sono quelli di Agie Zhou, il primo cinese ad aprire un ristorante in Paolo Sarpi; la gastronomia genovese? Anche questa è presente con tutte le specialità liguri, dalla focaccia alla farinata e alle immancabili trofie al pesto.
E su tutto questo cibo vogliamo bere qualcosa? Ebbene, la birreria Luigi Moretti, storico brand italiano, ha un posto rilevante all’interno del mercato, così come l’enoteca firmata da Tannico (il più grande eCommerce nel mercato italiano).
Ma non è finita qui perché al Mercato Centrale Milano ha aperto il suo ristorante uno chef che da circa due anni aveva lasciato la città: stiamo parlando di Filippo La Mantia. Per la gioia di tutti coloro che amano le arancine, la caponata e le specialità siciliane alle quali ci aveva abituato dal 31 marzo possiamo andare ad assaporare le vere pietanze siciliane.
Da tutto quello che abbiamo visto e assaggiato possiamo dirvi che i prezzi sono perfettamente in linea con il costo della vita milanese. Non solo, il poter decidere di fermarsi a mangiare sul posto o portarselo a casa è una bella opportunità; se avete poi la fortuna di essere presenti nel momento in cui negli spazi dedicati si svolge un evento, una presentazione di un libro, piuttosto che un dibattito o una piccola esposizione d’arte, allora potete dire di essere a Milano, la città più metropolitana d’Italia!