Alex Brunod, intervista al sindaco di Ayas

Per la Rubrica “il caffè delle 11 con Anna e Barbara” abbiamo incontrato Alex Brunod, Sindaco di Ayas in Valle d’Aosta e con lui chiacchierato di ripresa, vacanze, ospitalità, eventi e del futuro della Valle.

Ayas, Valle d'Aosta1.     Buongiorno Sindaco, finalmente da metà giugno possiamo parlare di riaperture a 360° gradi. Volgendo lo sguardo al recente passato, come ne esce “la montagna”?

La Montagna ha ricevuto un duro colpo: veder sfumare l’intera stagione invernale ha segnato la nostra Comunità e tutto il comparto turistico della nostra zona. Ancora adesso la fiducia degli imprenditori è tiepida, perché non sempre la nostra Comunità ha condiviso le scelte imposte al nostro sistema economico.

Ayas, vista invernaleIl suo essere sempre in prima linea, con molta attenzione, nel periodo dell’emergenza, credo possa fornire una visione molto chiara di come la pandemia abbia impattato in una località turistica come Ayas. Cosa ci può dire?

Ho sentito il dovere morale e sociale di sostenere la nostra Comunità, aiutando dove possibile le persone nelle necessità di tutti i giorni. E’ stato emozionante poter sostenete con la propria presenza fisica e morale i miei concittadini, poter dare loro fiducia, speranza, ma soprattutto una mano concreta.

Da qualche anno Ayas ha visto l’arrivo di molti turisti stranieri. Come stanno andando le prenotazioni ora?

Al momento le prenotazioni degli stranieri sono ancora scarse, perché lo storico dell’ultimo anno e le chiusure totali di tutte le attività turistiche dell’area hanno tolto fiducia anche agli operatori stranieri e al turismo proveniente dall’estero, prevalentemente intermediato. Il turismo internazionale purtroppo ha bisogno di pianificazione a lungo termine e con questi continui cambi di scenari non è possibile lavorare. Ci auguriamo tuttavia che una buona estate e un graduale miglioramento nella gestione della pandemia possa ridare slancio e fiducia agli arrivi di visitatori stranieri.

In bici in val d'AyasDallo scorso anno le famiglie italiane hanno preferito la montagna al mare, in quanto ritenuta più “sicura”. Ritiene che il trend possa essere confermato anche quest’anno?

Non necessariamente: quest’anno la riapertura estiva ha sicuramente interessato intensamente anche tutto il settore turistico marino, dando tempo e modo ai visitatori di organizzare le vacanze anche al mare, dove peraltro molte regioni sono passate in “zona bianca” prima di noi, agevolando spostamenti e scelte per il proprio tempo libero.

Ayas, vacanze in montagnaPrima di lasciarla al suo lavoro, un’ultima domanda. La campagna vaccinale sta portando gli italiani a ripensare alle vacanze. Cosa proponete per invogliare i turisti a scegliere la vostra località e trascorrere qui il periodo estivo, dedicato al relax?

La clientela ha scelto Ayas per l’estate 2021 perché la programmazione degli eventi e la sinergia tra gli enti del territorio garantisce un’ampia gamma di eventi, occasioni di intrattenimento e soprattutto infinite combinazioni di passeggiate nel distanziamento sociale più assoluto. Ayas, con la sua conformazione, abbraccia tutti i suoi villaggi accogliendo a braccia aperte visitatori e turisti. Sovente anche il semplice fatto di affacciarsi a una balconata panoramica, di passaggio, strega il cuore.

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