Il Titanic

Quella del Titanic doveva essere la storia più bella e affascinante di tutti i tempi, dove lusso e “grandezza” si mischiavano in un contesto di ricchezza ed eleganza, invece, si trasformò nella storia più drammatica che si potesse raccontare. Una nave pensata per essere un gioiello di tecnologia e che era per gli europei il simbolo del progresso e del futuro. Il suo viaggio inaugurale era l’evento del secolo; l’alta borghesia e l’aristocrazia europea fecero a gara per conquistarsi una cabina di prima classe o le suite e poter cenare al tavolo del capitano e godere delle magnifiche musiche dell’orchestra di bordo, che pensate, si narra non smise mai di suonare fino a che il mare non risucchiò il transatlantico tra le sue onde.

A centodieci anni di distanza dal suo affondamento vogliamo raccontarvi delle curiosità e degli eventi che hanno caratterizzato il suo primo viaggio inaugurale verso New York e soffermarci su alcuni dettagli interessanti che per chi come noi si occupa di organizzare eventi, sono un aspetto importante.

Le curiosità in numeri

Iniziamo con il dire che per il viaggio inaugurale l’organizzazione non lasciò nulla al caso. Delle 899 persone dell’equipaggio, solo 23 erano donne: camerieri, inservienti, cuochi, lavandai, stiratrici erano a servizio 24 ore su 24 per accontentare e soddisfare le esigenze dei 1500 passeggeri. Gli occupanti della prima classe erano 322 e per quei tempi, era il 1912, avevano speso una cifra esorbitante, ben 3100 dollari, ma per la suite furono disposti a pagare 4350 dollari, contro i 32/40 dollari pagati dai 710 passeggeri della terza classe. I 274 passeggeri della seconda classe ne spesero 150, certamente queste due classi non godevano lontanamente dei privilegi e dei servizi della classe superiore.

I numeri del TitanicInfatti, a disposizione solo della prima classe vennero imbarcati 8.000 sigari, 1000 casse di vino e champagne, 20.000 bottiglie di birra, 25.000 capi di pollame e selvaggina. A loro disposizione avevano una sala ristorante panoramica dove i passeggeri a pranzo potevano scegliere tra dieci portate e un buffet ricchissimo di formaggi inglesi e francesi. Ma il vero evento era la cena, curata dallo Chef del Ritz di Parigi, un’occasione sociale in cui esibire le proprie ricchezze, l’alta qualità della propria vita e lo status sociale ed economico di enorme rilevanza. Un superstite ha voluto ricordare la presenza a bordo di Benjamin Guggenheim, erede di una delle famiglie più influenti e ricche di New York. E, parlando di cibo, il menù dell’ultima cena sul Titanic era composto da 13 portate dove ostriche, salmone in salsa di cetrioli, arrosto d’anatra in salsa di mele, agnello alla menta, pollo Lyonnaise e tante altre delizie facevano si che la cena dovesse durare 4 ore, accompagnata dalla musica dell’orchestra che doveva conoscere le 352 canzoni messe a disposizione dei commensali, che potevano scegliere i brani, racchiusi in un apposito libro fatto trovare al posto a tavola di ogni singolo partecipante alla cena.

Il cantiere del Titanic, inaffondabileA bordo, sempre e solo per la prima classe, furono imbarcate oltre 150.000 stoviglie di gran pregio: porcellane tedesche, cristalli di Boemia, argenti britannici; inoltre erano a disposizione degli ospiti oltre 130.000 tra tovaglie e tovaglioli provenienti dalle Fiandre e asciugamani e lenzuola di lino irlandese. Tutto era perfetto, tutto era predisposto per un evento eccezionale, che avrebbe lasciato ai  partecipanti un ricordo meraviglioso e la certezza di essere stati protagonisti di una traversata memorabile, salutata da migliaia di persone a Southampton e attesa nel porto di New York da altrettanta folla che voleva riabbracciare i propri cari o semplicemente vedere la grandezza del transatlantico, mai progettato fino a quel momento.

La sua fine

Ma, come sappiamo, la sua fu una traversata breve, la nave si inabissò in poche ore, e quando si verificò l’affondamento, l’acqua del mare era della temperatura di 0 gradi e le persone avevano circa 10 minuti per salvarsi dal congelamento, ma i soccorsi tardarono ad arrivare. Morirono oltre 1500 persone, di cui 703 passeggeri.

L'affondamento del TitanicSi aprirono inchieste, studiosi di tutto il mondo si misero a ricercare le cause, sviluppando calcoli matematici, fisici, ingegneristici, i tribunali militari e civili dell’Europa e degli Stati Uniti riempirono faldoni con testimonianze per giustificare a sé stessi e al mondo come un transatlantico di progettazione “inaffondabile”” così avanzato sia potuto sparire in così breve tempo nelle acque dell’oceano. Il relitto del Titanic fu ritrovato alla prima spedizione nel 1985 e localizzato a 3800 metri di profondità al largo dell’isola di Terranova.

Da allora, le spedizioni si succedettero e, a poco a poco, vennero portati alla luce decine di migliaia di reperti, sia appartenuti alla nave come il grande lampadario di cristallo del salone delle feste, sia centinaia di oggetti appartenuti ai passeggeri. Possiamo certamente affermare che tutto fu un evento nell’evento. Nessuno si sarebbe mai aspettato una fine così poco gloriosa per il più bello e raffinato transatlantico mai costruito, ma questo accadimento, seppur nefasto, ha contribuito a mantenere vivo il ricordo di questa nave, tanto da realizzare ancora oggi film, documentari, riprese e racconti. Una fine triste per un racconto senza fine.

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