La cucina e gli Chef: le nuove star della TV

Avete ben presente le file fuori dai teatri, dagli alberghi o dalle sale conferenze per avere l’autografo della propria amatissima rock star o dell’attore preferito? I lunghi presidi davanti alle grandi aree e stadi per conquistare il posto migliore per assistere al concerto della nostra band del cuore o del cantante dei nostri sogni? Oppure semplicemente posizionarsi davanti alla tv per vedere comodamente, seduti sul nostro divano, il film che abbiamo perso al cinema con il più affascinante degli attori di Hollywood? Bene, tutto superato!

Oggi, le star più amate in tv non cantano, non recitano, ma udite udite… cucinano! Sì, i beniamini del pubblico sono proprio gli Chef, Italiani o stranieri non importa ma devono essere rigorosamente stellati.

Chef Cannavacciuolo: uno die più apprezzatiAntonino Cannavacciuolo è uno dei più apprezzati, il “gigante buono” dei cooking show, con la sua pacca sulle spalle possente ma affettuosa, diventa dalle prime apparizioni con la trasmissione Cucina da Incubo un beniamino per il pubblico televisivo. Proprietario del famoso e stellato ristorante Villa Crespi sul Lago d’Orta, con il suo accento napoletano, approda come giudice all’edizione italiana di Masterchef e da qui spicca il volo della notorietà tra piatti della tradizione e la cucina di sperimentazione.

Ma la cucina è un nuovo fenomeno televisivo? Assolutamente no, se andiamo indietro negli anni, anche di decenni, scopriamo che la Tv da sempre ha strizzato l’occhio alla cucina, cercando di trasmettere anche in brevi clip, le tradizioni e le caratteristiche della gastronomia del proprio Paese. A differenza della cucina però, il vero fenomeno nuovo televisivo sono gli Chef.

Un salto nel passato della TV

La prima ad introdurre e presentare un programma di cucina fu la cuoca scrittrice più famosa di sempre: Julia Child. Nel 1962 si presentò alla televisione americana per parlare del suo libro di cucina e fu talmente un successo di pubblico che in breve conquistò una trasmissione tutta sua dove la cucina, non americana bensì francese, con la sua tradizione enogastronomica, divenne per ben undici anni il programma più apprezzato e seguito dell’epoca, tanto da meritare un Emmy Award.

Ma la tv italiana non è da meno, infatti dal tubo catodico al digitale terrestre, la nostra televisione con gli anni si è sempre più interessata alla cucina, alla tradizione regionale e alle nostre ricette.

la nostra televisione con gli anni si è sempre più interessata alla cucina, alla tradizione regionale e alle nostre ricette.All’inizio si parlava di cucina attraverso i luoghi, i sapori e le materie prime dei nostri prodotti non certamente di ricette come siamo abituati al giorno d’oggi. Se andiamo indietro nel tempo, a soli due anni dalla nascita della Televisione Italiana, nel 1956 lo scrittore e regista Mario Soldati andava in giro per l’Italia inventando il “reportage enogastronomico”. Il suo programma “Viaggio lungo la valle del Po” andava alla ricerca dei cibi genuini legati al territorio.  Ma il primato di conduzione di un programma di cucina lo dobbiamo ad Ave Ninchi, a partire dal 1973, con “Colazione allo Studio 7” che divenne in brevissimo tempo un programma seguito da tantissimi italiani. Lo studio, arredato come una vera trattoria dove due concorrenti si sfidavano ai fornelli, è senza dubbio l’antenato dell’odierna Prova del Cuoco, format condotto da Antonella Clerici.

Le stelle e la cucina

Chef Gordon RamseyL’elenco negli anni si è arricchito sempre più di personaggi che si sono dati alla conduzione di programmi di cucina in modo serrato. Ma è solo con i format stranieri, dove i programmi sono condotti da veri Chef, Gordon Ramsey docet, che la tv con le ricette strizza l’occhio al pubblico televisivo. Ma non basta.  Dopo le ricette, ecco arrivare interi game show e reality show, dove concorrenti in gara, spesso maltrattati da esperti Chef di livello internazionale, sono costretti a correre e sudare tra fornelli, pentole e ingredienti, pronti a sfidare il tempo, cercando di concepire pietanze dal grande gusto e dal perfetto impiattamento, da sottoporre all’occhio e al palato di giudici severi ed esperti: i moderni Chef.

Inizia così l’era di Cracco, Bottura, Oldani, Berton, “figli” del grande Gualtiero Marchesi, Maestro di Cucina che  dagli anni 70 insegnò alle nuove generazioni il rispetto del cibo e la tradizione italiana,  per poi assistere al fenomeno  Barbieri, Locatelli, Borghese, tutti  Chef stellati con una propria concezione e visione della cucina che verranno via via affiancati da un altro fenomeno che si svilupperà negli ultimi anni ovvero: i PastryChef , Igino Massari, Luigi Biasetto, Isabella Potì, Ernst Knam, per non parlare dei grandi della scuola francese, tutti  oggi sono delle vere e proprie star del piccolo schermo.

Chef dolciIl pubblico che ha imparato ad amarli oggi fa a gara per andare a cena o a pranzo in uno dei loro ristoranti per assaggiare il dolce di eccellenza nella loro pasticceria. Le liste d’attesa sono anche di sei mesi per poter conquistare un tavolo, malgrado i costi elevati.  Ma l’aspetto più importante del grande pubblico che ormai vive questi personaggi come beniamini, non è assaporare le loro portate e ammirare la loro maestria ai fornelli, ma sperare vivamente che lo Chef Star del ristorante che abbiamo scelto, esca dal suo regno, dalla cucina e venga in sala, per farsi vedere. Esattamente così come avveniva un tempo quando con un micro-foglietto e una penna che quasi sempre non scriveva, aspettavamo fuori dalle porte il nostro idolo per portarci a casa una sua firma da far vedere ai nostri amici con tanto orgoglio!

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